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"Umberto Confalonieri in questa nuova silloge esordisce con una consapevolezza del tutto nuova della vita che, mentre lo sta forgiando giorno dopo giorno, gli sta facendo intravvedere un raggio di luce in grado di rischiarargli la mente. E tuttavia questa nuova chiarità, che lo riscalda, gli dà un senso di strazio che lo indirizza verso l'introspezione, una ricerca interiore che gli faccia capire il senso delle cose. Nella solitudine, sofferta o subita, la ricerca, che si fa sempre più forte, porta alla riflessione e apre le porte alla comprensione di ciò che si è e/o che si vuole essere. La ricerca del Trascendente porta l'autore a esprimere un sì 'toto corde', per donarsi in pienezza, aprendo il cuore all'amore, linfa vitale del viaggio della vita, e ripartire così verso la nuova stagione con 'vera gioia, speranza nel dolore e promessa di una nuova certezza'".